Cinema premium: quando la qualità delle sale ripaga

Come è andato il primo semestre cinematografico di quest’anno? Quali città italiane hanno performato meglio e per quali motivi? Quali sono stati i film trainanti? Vediamo insieme alcuni dati emersi dall’analisi del box office gennaio-giugno di Cineguru.

Relativamente agli incassi, l’andamento nei primi sei mesi del 2022 non è stato uniforme nel nostro Paese: le città che hanno registrato i migliori risultati sono infatti situate prevalentemente al Nord, zona caratterizzata da una più alta abitudine alla frequentazione delle sale, legata anche a una maggiore disponibilità di spesa dei suoi abitanti.
Le prime piazze rispetto al 2019, quindi pre-Covid, non cambiano, confermandosi essere come sempre Roma (che guida la classifica con i suoi 13,4 milioni di euro di incassi), Milano (7,8 milioni), Torino (4,1 milioni), Bologna (2,5 milioni), Firenze e Napoli. Inoltre, particolarmente virtuosa rispetto alla media nazionale è stata la città di Brescia che ha guadagnato due posizioni in classifica raggiungendo, con i suoi 2 milioni di euro di incassi, la settima posizione.
I casi più interessanti, però, si registrano al di fuori della top 10: Azzano San Paolo (BG) sale all’undicesima posizione con 1,5 milioni di euro di incassi, Campi Bisenzio (FI) con 1,2 milioni passa al quattordicesimo posto, Casoria (NA) si posiziona diciassettesima con 1,1 milioni di euro. Notevole l’exploit di Marcon (VE) passato alla ventesima posizione con 1 milione di box office.

Le motivazioni per cui alcune piazze riescono a performare meglio di altre possono essere molteplici: una maggiore attitudine del pubblico ad andare al cinema, un più incisivo coinvolgimento degli spettatori da parte degli esercenti e una programmazione particolarmente adatta ai cinema della propria zona. C’è però un aspetto rilevante da considerare: dove sono presenti complessi che hanno un forte rapporto con il territorio, che si sono ristrutturati e hanno migliorato i locali offrendo cinema premium e di alto livello, i risultati si vedono e l’andamento è nettamente migliore rispetto al mercato. Questo vale per Azzano San Paolo, trainato dal multiplex UCI con sala Imax, per Marcon e Campi Bisenzio con gli UCI Luxe o per le piazze di Cerro Maggiore (MI), Lugagnano Val di Sona (VR) e Casamassima (BA) spinte dai multiplex The Space.

“Quelli registrati da Cineguru sono tutti dati buoni, che leggiamo a nostro favore e che ci fanno ben sperare per il futuro” - spiega Alessandro Maggioni, Managing Director di DCA Italy - “In più, i diversi film in uscita nei prossimi mesi sono titoli adatti a multisala di grandi dimensioni come quelli del circuito DCA, che rimarranno aperti per tutta estate. Si tratta di film interessanti e molto attesi: alcuni di essi sono addirittura blockbuster che rientrano tra le principali uscite del 2022. A dimostrazione che anche in estate il cinema riscuote numerosi consensi. Tutto ciò ci infonde grande fiducia per la “ripartenza” di settembre e per il periodo autunno/inverno, nel quale ci aspettiamo di registrare ulteriori dati positivi, in linea con quelli ottenuti nel 2019 pre-pandemia“.

Ma quali sono stati i film più visti nelle principali piazze italiane? A Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Napoli in cima alla vetta spicca Doctor Strange nel Multiverso della follia, con The Batman al secondo posto. Roma, Milano, Bologna e Torino in terza posizione presentano Top Gun: Maverick, mentre Firenze e Napoli completano il podio con Animali fantastici - I segreti di Silente.

In linea di massima, inoltre, è emerso che nelle città i film che rendono meglio sono i titoli commerciali rivolti a un target adulto, come ad esempio Assassinio sul Nilo, e i film d’essai, come Ennio, che trovano nelle metropoli il loro pubblico ideale, consentendo al box office di beneficiarne. Alcuni casi particolari sono Belfast, andato particolarmente bene a Milano con 225.000 euro di incassi (il 13,2% della quota di mercato, ossia quasi il triplo del valore medio della città), e Licorice Pizza che a Roma ha incassato 242.000 euro (il 6,9% della quota di mercato).

Infine, ci sono i film, autori o registi che si indentificano con un territorio in particolare, trainando così la piazza e gli incassi. Due esempi? Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni, che a Firenze ha registrato una quota di mercato del 7,4%, e Nostalgia di Mario Martone che a Napoli ha toccato una quota di mercato del 6,9%.

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